Nella piazza Vittorio Veneto, a poca distanza dalla Torre campanile, sorge il maestoso monumento ad Agostino Depretis. La decisione di erigere un monumento fu presa dal Comune di Stradella e dalla Camera dei Deputati subito dopo la morte dello statista, avvenuta il 29 luglio 1887. Il Comune di Stradella deliberò di stanziare L. 10.000 per la costruzione aprendo una sottoscrizione pubblica e costituendo un Comitato pubblico affidato al prof. Enrico Bottini, eminente chirurgo stradellino.
La Camera aderì con L. 20.000, il re Umberto con L. 5.000 e molti Municipi e privati, solo L. 250 la Provincia di Pavia, e si raggiunse la somma di L. 50.000 sufficiente per bandire un concorso per l’opera. Il Comune propose di collocare il monumento, dopo alcune incertezze, nella piazza, vicino alla torre e il Comitato inviò il bando di concorso ai più noti scultori del momento. Delle due proposte ricevute dagli scultori Francesco Barzaghi e Antonio Bortone, quest’ultimo vinse il concorso che gli dava tempo di completare l’opera entro il 1894.
Della somma raccolta L. 18.000 furono date allo scultore, L.25.000 ai Fratelli Galli di Firenze per la fusione dei bronzi, L 1.000 per il basamento in marmo e L. 700 per le colonnette alla ditta Antonio Cirla di Milano.
Il monumento è in marmo con le figure in bronzo. Depretis è ritratto in piedi con una mano in tasca e nell’altra dei fogli sui quali era solito scrivere appunti. Sul basamento sono posti tre bassorilievi in bronzo che riguardano episodi della vita pubblica di Depretis: l’incontro con Garibaldi, che gli offre la Sicilia conquistata nel 1860, il re Vittorio Emanuele II gli conferisce l’incarico di Primo Ministro e il re Umberto visita Depretis nella sua casa di Stradella. Davanti al piedestallo: la statua dell’Italia con il libro della legge e il simbolo del commercio.
Il monumento fu solennemente inaugurato il 21 ottobre 1894 con l’orazione ufficiale dell’On. Bernardo Arnaboldi Gazzaniga, amico ed estimatore dell’Avvocato Depretis.
CMC